lunedì 3 marzo 2014

El ingrediente migrante: El comino. L'ingrediente migrante: Il Cumino

En Italia se habla mucho (negativamente) sobre los inmigrantes que han llegado a trabajar y vivir en esta tierra del Buen Comer. Yo no quiero aburrirlos con esto(es un hecho y tarde o temprano se adaptaran y haràn leyes que abran el camino a una verdadera integración).Ahora en asunto de comida,hay una mayor parte de italianos  que es reacio a probar, degustar la comida extranjera a excepciòn de la japonesa y la hindù què Estàn de Moda. Y hay la otra parte, la pequena, compuesta de los "open mind" digamos, de los que han viajado,de los curiosos por conocer otras culturas a travès de la comida,de los enamorados(me refiero a los que tienen pareja extranjera) y de los que se "arriesgan" por asi decirlo a probar platos  diferentes. Sin ningùn ànimo de ofender ni la comida italiana ni a los italianos(que quede bien claro: este es mi paìs de autoadopción, yo lo elegì y Roma es mi casa y me encanta la comida italiana); y  como no se bien de què tienen miedo entonces les voy a presentar uno de los condimentos que, en mi caso, utilizo para adobar en mis platos..un ingrediente migrante.El Comino.

In Italia si parla molto(negativamente)degli inmigranti che arrivano qui per lavorare e vivere in questa terra Del Buon Mangiare.Non voglio annoiarvi con questo(è un dato di fatto e prima o poi ci si accetterà e faranno leggi che apriranno la strada ad una vera integrazione).Ora sui cibi, ci sono 2 tipi di italiani; quella maggioranza che si rifiuta ad assagiare o degustare piatti di una cultura diversa,tranne quelli trendy come quelli della cucina giaponese o indiana;e una ahimè ancora minor parte,gli open mind,quelli che hanno viaggiato,quelli curiosi,quegli innamorati(per chi ha un partner straniero)o quelli coraggiosi.Senza causare provocazioni e meno ancora offendere niente e nessuno(sia ben chiaro che questo è il mio paese per auto-adozione, lo scelsi io e Roma è casa mia, e adoro il cibo italiano),e come  non so cosa vi spaventa,vorrei presentare uno dei condimenti che,nel mio caso,utilizzo in cucina..,un ingrediente migrante.

Il Cumino:Qui lo si usa nella cucina dell'Alto Adige(e di quel che so fanno anche il pane) nel resto dello stivale è meno conosciuto. Lo compro in polvere, sempre al mercato di Piazza Vittorio, il prezzo dipende del banco 100 grammi costano €1 o €1.50. 

"anche noto come Cumino romano, è una pianta erbacea originaria del bacino del Mediterraneo, ora diffusa anche nelcontinente Americano.è menzionato nella Bibbia, sia nell'Antico Testamento (Isaia28:27) che nel Nuovo Testamento (Matteo23:23). Era conosciuto anche nell'antica Grecia e nell'antica Roma. I greci tenevano il cumino a tavola, in un suo contenitore (più o meno come si usa con il pepe oggi), e questa usanza è mantenuta a oggi in Marocco. L'uso del cumino divenne sempre meno frequente, in Europa (con l'eccezione di Spagna e Malta) a partire dal Medioevo. Fu introdotto nelcontinente americano da parte dei coloni spagnoli, i semi di cumino sono una buona fonte di ferro, semi di cumino sono tradizionalmente considerati benefici per il sistema digestivo"(fonte wikipedia).

Io condisco quasi tutto con il cumino, carni rosse-bianche-pesce,le zuppe,verdure,legumi. E non scioccatevi lo uso anche nei ragù! Ma tranquilli di sicuro nelle insalate no.

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